#arte

Dall'azzurro un gesto da incorniciare

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Ho iniziato a dipingere da autodidatta. Dopo anni di disegno tecnico ho sentito la necessità di iniziare a esplorare il mondo dei colori. Era talmente vasto il panorama che poteva stagliarsi difrontea/in me che sulla prima tela utilizzai solo il bianco. In seguito apparvero altre gamme che stendevo piatte; erano immagini grafiche e mi ricordo ancora la fatica per raggiungere una massa di colore uniforme, senza sfumature, striature o macchie.

Mi ritrovavo a dover ripassare una, due, tre, anche quattro volte e più la stessa superficie; la terminavo perfetta, tornavo a colore asciutto e non era più così. L’azzurro mi faceva impazzire, così feci una foto al risultato e andai a Lugano in un negozio di articoli di belle arti. Non ci ero mai entrata. Mostrai l’immagine del difetto al Signor Fabrizio il quale mi chiese la marca usata. Visti i tempi i colori li acquistavo nella versione più economica in un grande magazzino. Mi disse “guardi Signora provi questa, le faccio il medesimo prezzo di quella usata da lei”.

Comprai l’azzurro e tornata a casa finalmente riuscii a stenderlo senza più sorprese. A poco a poco riuscii a sostituire tutti i colori, passai a tele più grandi, cambiai tecnica e stile, mi trasferii eccetera, nella storia che più o meno conoscete. Son passati molti anni da quel giorno, ma quando recentemente si è trattato di scegliere dove mandare alcuni clienti ad intelaiare o incorniciare i dipinti non ho avuto dubbi: La Cornice Lugano. Per me ogni volta è un po’ come riuscire a dirgli grazie perché senza quel gesto, senza quell’azzurro, magari oggi guardando fuori dalla finestra non vedrei quello dell’Engadina. 

Nelle foto i Signori Fabrizio e Silvio prima di andare a consegnare #mago, #eremita0 e #rosso0 alla Signora Susanna.

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Call to action: mandami un messaggio vocale per creare #LAFORZA

AGGIORNAMENTO: CALL CONCLUSA IL 19 MAGGIO 2020

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Questo è un periodo decisamente diverso dagli altri, per tutti. Il coronavirus è stato in grado di spostarci sia dal luogo che dal ruolo, obbligandoci a osservare il mondo da una nuova prospettiva. Questo panorama però, benché sconosciuto, risulta essere un punto d’accesso insolito senza filtri, laddove le energie inconsce possono sollecitare l’emersione di una nuova coscienza, che in questo appello chiamo , perché lo è, LaForza.

Come artista vorrei cercare di immortalare tutto ciò, ed essendo la mia arte basata sulla partecipazione e la relazione, sono qui a chiedere la vostra adesione all’opera #LAFORZA, una  performance artistica collettiva.

Ma veniamo all’appello, alla call to action da cui nascerà una nuova #BIOSFERA dal titolo #LAFORZA, per la cui realizzazione son qui a chiedere la vostra partecipazione.

#LAFORZA:

La forza che vi chiedo di raccontare è quella che sta scaturendo in questo periodo da voi stessi: quella che ancora non conoscevate, nata forse direttamente dalla paura, dalla necessità, dall’incertezza e dalla reclusione. La forza giunta in superficie che, come un’esplosione di energia sbocciata in seguito allo scontro fra due elementi, viene gestita dall’istinto e dalla mente in egual misura, condottieri di una straordinaria creatività.

Ma per poter trasformare il caos in un motore dinamico occorre soprattutto essere immersi nel momento, non ciò che c’era prima o ciò che sarà, perché la vera forza giace nel presente. Vi chiedo quindi di raccontarmi questa vostra forza, quella che come un’entità latente sta venendo alla luce, che vi fa sentire nel contempo istinto e razionalità e che vi sta aiutando ad attraversare questo periodo difficile.

Dall’ascolto delle vostre testimonianze creerò un dipinto di tre metri che poi diverrà #BIOSFERA, in cui le voci rappresenteranno il vento: il soffio principe di ogni forma di creazione destinata all’eternità, capace di diffondere #LAFORZA tutt’attorno, nella biosfera che abitiamo.

CALL TO ACTION:

Per partecipare al progetto è sufficiente inviare un messaggio vocale di al massimo 2 minuti, senza musiche o rumori di sottofondo. Potete inviarlo via Whatsapp, Telegram o Messenger: mi trovate come Giada Bianchi Art o al numero +41 79 313 66 59, oppure potete allegare la registrazione al mail info@giada.ch.

#LAFORZA può essere raccontata nella forma narrativa che preferite, siate voi stessi, il resto “andrà tutto bene”.

Grazie per quanto potrete fare, partecipando o condividendo l’appello.

E che #LAFORZA sia con tutti noi.

Ora vi saluto
Un abbraccio da qui

Giada


IL PROGETTO

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Da anni mi dedico alla rappresentazione di paesaggi pittorici umani. Creo dipinti ascoltando testimonianze in forma di messaggio vocale, ricevute in seguito ad appelli lanciati in rete. Le domande o tematiche trattate sono sempre relative all’esperienza di vita, al proprio essere, sono delle tracce sonore di singole identità le quali vengono tramutate in tracce pittoriche, in piccole orme di unicità che su tela vanno ad unirsi ad altre, dando vita a una mappa in cui è possibile incontrare e incontrarsi, nel sé e nell’altro: uniti grazie alla propria diversità.

Questi lavori, queste confidenze biografiche, le trasformo in seguito in sculture dal nome #BIOSFERA. Il mutamento permette di creare una sfera privata capace di dialogare con quella pubblica, osservare i labili confini esistenti fra esse, toccarne la fragilità, la vulnerabilità, e nel contempo interrogarsi sulle condizioni indispensabili necessarie affinché la vita possa svilupparsi in un contesto di dignità.

Uniamoci nell'atto dello scrivere, diverrà un dipinto

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Uniti nel gesto. In questo appello per la creazione di un dipinto l’elemento comune non sarà una domanda o un’immagine ma un gesto: il gesto dello scrivere. Esso diverrà rituale grazie alla somma di atti quali prendere carta/cartolina e penna, pensare, scrivere, sigillare il pensiero attraverso la propria firma, apporre l’indirizzo di colei con cui verrà condiviso e il francobollo, dirigersi verso il luogo della spedizione dando così inizio a un periodo meraviglioso attraverso l’invio: quello dell’attesa.

Nel frattempo, una volta ricevuto il vostro pensiero, compirò a mia volta il medesimo percorso: prenderò cartolina e penna, coglierò un istante, gli darò forma attraverso la scrittura, apporrò il mio nome e vicino il vostro, l’elemento legale che permetterà di incontrarci (il francobollo), camminerò fino al luogo d’invio respirando aria d’altura e infine lascerò cadere l’ultimo anello della catena nella cassetta postale in modo che possa chiudere il periodo d’attesa, ciò che renderà eterno questo scambio liberandolo dal flusso del tempo ma nel contempo permettendogli di espandersi all’infinito grazie alla partecipazione.

Da questa somma di azioni mi lascerò in seguito ispirare per la creazione dell’opera d’arte #postcART, la quale diverrà simbolo del potere del gesto condiviso attraverso la presenza di sé testimoniata attraverso la scrittura, capace di creare relazioni, dialoghi, accettazione, accoglienza ma, soprattutto, un noi composto da unicità uniche e straordinarie.

Per partecipare al progetto #postcART è sufficiente inviare una cartolina o lettera con un pensiero a:

Giada Bianchi
Via Aruons 17
7500 St. Moritz
Svizzera

Ricordatevi di indicarmi il recapito postale affinché possa rispondervi.

Grazie per quanto riusciremo a creare assieme.