#LUNA

Il dipinto #LUNA è simbolo di una maturità raggiunta grazie alla possibilità di essersi potuta manifestare da sé, obbligando all’essenziale. Una giustizia immutata nel giusto mutevole si solleva ora come un canto nella notte, diffondendosi nel silenzio che sovrasta l’inutile, laddove il proprio cielo notturno brilla di intuizioni, ispirazioni e mistero, specchio di lune che osservano da lontano.

Progetto #LUNA: dal 10 al 28 febbraio 2022 ho lanciato un appello con l’intenzione di raccogliere ricordi, immagini, saperi e impressioni personali inerenti la luna. Sono stati 55 i messaggi vocali ricevuti, dal cui ascolto è nata l’opera #LUNA, acrilico su tela dim. cm 120xh.170.

Il dipinto Luna appartiene alla serie #evoluzioneterrestre: serie di tre dipinti dedicata a Sole (vedi il dipinto), Luna e Terra (in esecuzione). Un ritratto di famiglia (fratello sole, sorella luna, madre terra) che rappresenta il mutamento, il processo di trasformazione graduale e continuo che porta alla costante e piena realizzazione di sé stessi; dagli elementi del creato la tensione che risuona con la propria intima evoluzione.


DETTAGLI DIPINTO

Le ambasciatrici e gli ambasciatori della #LUNA presente nelle esistenze sono (in ordine di ascolto):

Silvia, Greta, Riccardo, Naty, Ivana, Simona, Paolo, Anna, Anonima, Noah, Dani, Claudia, Emmanuel, Sonia, Paola, Manuel, Paola, Monique, Michele e Camilla, Tiziana, Angela, Frankie, Sara, Monica, Luigi, Giulia, Fedro, Samantha, Rosa, Gabriella, Mauro, Karin, Giovy, Giovanni, Marilù, Licia, Ben, Barbara, Michela, Manu, Luca, Stefania, Miika, Erika, Monica, Riccardo, Elisabetta, Fabiola, Alberto, Laura, Edy, Anna, Rossella, Roberto e Cristina, a cui va il mio più sentito grazie ❤️.


LE TESTIMONIANZE RICEVUTE:

[Silvia] “Ero molto piccola, molto piccola, avevo appena iniziato a parlare e dicevo le prime parole, le prime piccole parole staccate, e alla luna dedicai la mia prima frase di senso compiuto; a stento la capirono ovviamente. Eravamo in macchina e io guardavo da finestrino e ripetevo "anuattacieo, anuattacieo", e mia mamma cercava di capire cosa io intendessi guardando la notte in alto, nel cielo”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Greta] “I found a guy, told me I was a star
He held the door, held my hand in the dark
And he's perfect on paper, but he's lying to my face
Does he think that I'm the kinda girl who needs to be saved?”
[Ascolta Greta mentre canta nell’audio qui sotto]

[Riccardo] “È successo proprio oggi. Sono uscito a mangiare una pizza con mio figlio che non vedevo da tempo, e a parte i soliti convenevoli come va, come stai, il suo solito prendermi in giro papà sei vecchio, sei indietro, ma è un gioco fra le parti vecchio come il mondo. A un certo momento il discorso è diventato improvvisamente un po' più serio. Mi ha guardato negli occhi, ma l'espressione era serena perché in quel momento ci stavamo veramente confidando, e mi ha chiesto papà perché eri depresso? [La testimonianza continua nel file audio]

[Naty] “Intanto grazie della tua proposta, che ci dai l'opportunità di esprimerci. Io ti dico: come vedi nel mio nickname io sono Naty Luna. Luna perché, perché ho scelto luna? Perché ogni volta che la guardo mi ritrovo, mi sembra di essere a casa. Dunque non so se c'è una trasmissione diretta tra me e lei eppure io la guardo e ripeto: mi sento a casa. Per me è inarrivabile ma nello stesso tempo dico tanto home sweet home”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Ivana] “Lieta sorpresa. Mattino piovoso; un papavero fiorito d'inverno. Tremerà stanotte la luna nel vederlo? Quando ero piccola e vedevo le nuvole muoversi con il vento nel cielo notturno, pensavo fosse la luna a muoversi e che seguisse proprio me, e una sera all'improvviso, per chissà quale fremito dell'anima, la chiamai in sardo luna cacciucia”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Simona] “Questa sera sono venuta a guardare la luna dal fiume vicino a casa mia. C'è una panchina di legno, mi sono messa qui qualche minuto. Ho avuto una giornata parecchio faticosa e avevo proprio voglia di immergermi nella natura. E la sera è tutto diverso, ha tutto un fascino particolare rispetto al giorno, o forse perché tutto è avvolto da quel velo di mistero e poi praticamente non c'è nessuno non essendo ancora estate”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Paolo] “Sono qua in Brasile in spiaggia e mi guardo l'alba lunare, e quando c'è la luna piena qua è sempre più o meno a quest'ora qua. È la particolarità che c'è qui confronto all'Italia è quello, che nasce sempre più o meno alla stessa ora, quando è piena. Ma a volte è bella anche quando è fine, quando è piccolina piccolina piccolina. È romantica, romanticissima ma secondo me, non secondo me, te mi hai fatto anche pensare molto a vederla come satellite, come anche punto di partenza”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Anna] “Ho sempre subito il fascino della luna. Da piccola sognavo che un giorno un innamorato paragonasse ad essa i miei occhi. Un'infantile sciocchezza, ma si può comprendere come il suo magnetismo nei miei confronti fosse forte anche quando il mio pensiero era ancora molto acerbo. Oggi guardo la luna non solo per la sua bellezza e per la magia che è capace di creare. La vedo come una testimone che tutto vede senza prenderne parte. In lei c'è un potere ancestrale”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Anonima] “Osservare la luna mi riporta a qualcosa di interno, di un'emozione che mi scaturisce nell'identificare una persona, una persona che in questo momento mi sta mancando, una persona con cui vorrei condividere una parte di me, con cui vorrei si creasse un noi, e affido nell'osservare la luna e le sue molteplici sfaccettature, le sue facce, principalmente a questa persona, che in questo momento è lontana da me”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Noah] “Quand'è che vedo la luna io immagino sempre…” [Scopri la risposta di Noah nel file audio].

[Daniela] “Ho finito il lavoro da poco, ci tengo comunque a fare questo messaggio, questo audio adesso perché è la vigilia di luna piena e io faccio il mio rituale come ogni mese alla vigilia di luna piena e l'energia della luna piena è un'energia molto speciale, come lo è l'opera che tu stai facendo intitolata luna. Sono molto emozionata e davvero sento tantissimo e sono felice che mi hai dato la possibilità di fare parte, anche solo con pochissimo, di questo piccolo tassello per la tua grande opera. Vorrei raccontarti il mio rito, che magari può aiutare anche te o qualcun altro, a me ha aiutato molto”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Claudia] “La luna: o la ami o la odi. La ami quando sei al mare, quando sei tranquillo e lei è piena e luminosa e ti fa vivere una serata romantica piuttosto che una serata in allegra compagnia magari in spiaggia o in riva al fiume, circondata da amici al suono di una melodia che ti scalda il cuore. E poi la odi, la odi quando splende nelle notti, illumina la tua camera e non riesci a chiudere occhio per tutta la notte, e allora lì la guardi con uno sguardo carico di odio e la maledici perché tanto vorresti dormire e invece lei non ti lascia”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Emmanuel] La luna di Emmanuel è una musica che ha composto egli stesso la notte di luna piena del 16 febbraio 2022 utilizzando l’handpan, melodia che puoi ascoltare nell’audio qui sotto.

[Sonia] “Una cosa che mi fa ricordare la luna è la canzone La piroga. Quando ero alle elementari per salutarci prima di entrare nelle nostre aule noi piccoli la cantavamo spesso. Eravamo seduti in cerchio nell'atrio e mi piaceva molto l'immagine di questa luna. Poi ho un altro ricordo. Dieci anni fa ero innamorata di un uomo cieco per via della retinite pigmentosa. Mi raccontava che da bambini lui e suo fratello, quando ancora avevano un pochino di vista, stavano ore a guardare la luna. [La testimonianza continua nel file audio. N.B.: La canzone di sottofondo la Piroga è di Francesco Marchetti].

[Paola] “Di solito nelle notti estive ho sempre aperto le finestre qua sotto, sono sempre divaricate, e soprattutto quando c'è la luna piena che fa capolino, proprio mi sbatte dentro completamente nella camera, la stanza si illumina e ti posso garantire che non mi fa dormire perché è talmente grande e splendente che mi picchia proprio sulla faccia e non riesco a dormire. Tutte le volte rimango sveglia ad osservarla e mentre appunto passa, ho due finestroni grandi, passa proprio dalla prima finestra alla seconda finestra, e quando non riesco a dormire rimango per ore ad osservarla e a fantasticare su quelle macchie che ha dentro al suo interno”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Manuel] “Il mio tributo alla luna si esprime attraverso due ricordi, entrambi di quando ero bambino. Il primo ricordo è quando realizzai che la luna si muoveva, impercettibilmente ma la luna si muoveva. Ero piccolo, ero nella piazza della città dove abitavano i miei nonni e guardavo in cima, guardavo in alto la luna e pareva muoversi, forse sì e forse no insomma. Era bellissima, argentea, luminosissima. Il secondo ricordo invece vede me, sempre da piccolo, nel giardino dietro casa durante una notte di luna piena che illuminava a giorno”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Paola] “Luna. Occhi nudi, grandi, sul mondo. Lontano. Bianca la tua luce. Sogni brillanti. Nera sparisci nel buio lontano, la tua presenza. Scolori i tronchi, gonfi il terreno colmo, con le tue amiche, le stelle. Intrigante, silenziosa, mi osservi” [Ascolta la poesia di Paola direttamente dalla sua voce nel file audio].

[Monique] “Ecco io scrivo adesso, stanotte, è il 20 febbraio. A Roma c'è un cielo nuvoloso e la luna piena l'ho vista le altre sere, c'è stata fino al 17, poi da dopo il 17 il cielo è diventato nuvoloso e addio luna. Però era bella quella luna. Io quando Giada ha dato questa nuova suggestione ho avuto immediatamente una serie di pensieri, che sono dei flash che mi fanno un po' pensare a questo discorso sulla luna”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Michele e Camilla] “Volevo parlare di luna con gli occhi di un uomo di 47 anni e invece mi sono detto ma perché non ne parliamo con la Camilla, che di anni ne ha 9 da pochi giorni e ci spiega un po' cos'è la luna per lei. 
Secondo me la luna è un pianeta, un pianeta bello perché è raggiungibile, fa luce.
Da chi è raggiungibile?
Dall'uomo.
Perché c'è già andato.
Sì”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Tiziana] “Io ogni volta che vedo la luna, così bella in cielo, mi viene in mente prima una canzone che fa così: e la luna nel cielo ci guardava, io non capivo come mai ci sorrideva, ma non capivo come mai ci sorrideva. Questa è una canzone di Alberto Radius che ho ascoltato non credo avessi nemmeno 18 anni. E poi l'altro episodio che mi intenerisce ogni volta che vedo anche la luna piena, che non c'entra con la luna piena ma c'entra con la luna, un ricordo che non so se vero o è presunto, di me con mio padre, io molto piccola, mi stava accompagnando all’asilo”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Angela] “Alejandro Jodorowsky, la via dei tarocchi, la luna. Mi chiedete di spiegarmi, ma sono talmente lontana dalle parole, dalla logica, dal pensiero discorsivo dell'intelletto. Mi trovo in uno stato segreto e indicibile. Sono il mistero dove ha inizio ogni conoscenza profonda. Quando vi immergete nelle mie acque silenziose senza chiedere nulla, senza cercare di definire nulla, al di fuori di qualsiasi luce. Più entrate dentro di me più vi attraggo. Non vi è nulla di chiaro in me. Sono senza fondo, sono tutta sfumature, mi estendo nel regno dell’ombra”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Frankie] La luna di Frankie è nata nell’istante che l’ha realizzata, in perfetto freestyle. Ascolta i suoi versi nel file audio.

[Sara] “La cosa che mi stupisce tantissimo è che noi artisti abbiamo una connessione speciale fra di noi e non lo sappiamo. Proprio ieri ho fatto un lavoro sulle lune anzi guarda, se vuoi ti mando qualcosa così, per condividere. E cosa ti posso dire della luna? Per me è una luna a colori, nei suoi infiniti volti c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, è la dea del mare perché alza e abbassa la marea, anche quella dell’anima”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Monica] “Luna. A te luna che rimbalzi da un posto all'altro e illumini continenti diversi. Te luna, che ispiri odi e sonetti a poeti diversi. A te: ascolterò il silenzio e i frastuoni incorreggibili dell'arroganza e dell'arrivismo, come le pieghe di un abito sgualcito avrò le esigenze di spianare e di piegare senza indugio chi porta diffamazione e disappunto. Userò i miei sensi per inebriare ed esaltare la sensibilità, la generosità e l'umiltà, perché è questo che rende diverso chi è altruista”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Luigi] “La luna è presente nelle nostre vite sempre, 24 ore su 24, regola le maree, influenza i raccolti, le nascite, gli anziani imbottigliavano il vino nuovo seguendo le fasi lunari. Lei è sempre lì, silenziosa, lontana, ti colpisce sempre, anche alla milionesima volta in cui la guardi. Lei riesce sempre a strapparti un sorriso, a farti alzare la testa al cielo, a desiderare il cielo”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Giulia] “La luna. La luna è maestosa, è misteriosa, è poetica. Quando penso alla luna mi viene in mente quell'antica convinzione che raccontava l'essere umano come metà di una mela. Pian piano sta emergendo sempre di più un'altra verità, quella secondo cui noi nasciamo mele intere e non c'è bisogno di andare a cercare l'altra metà della mela per completarci. La metafora della luna invece la sento ancora più affine a me, perché la luna è intera così come siamo noi, e allo stesso tempo ha delle fasi così come le riconosco in me". [La testimonianza continua nel file audio]

[Fedro] "Che differenza trovi tra la luna e il sole? Perché a pensarci bene il sole lo usano tutti; c'è chi durante la giornata si mette a prendere il sole, c'è chi va al lavoro guardando il sole, c'è chi è felice sotto un raggio di sole, invece sulla luna secondo me c'è molta meno attenzione. Perché la luna resta più discosta, più in disparte, tanti la vedono, pochi la vedono, perché tanti ci passano sotto e non se ne accorgono, o perché sono addormentati o non gli interessa proprio”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Samantha] “La luna la luna, quando ci penso mi vengono in mente un sacco di cose e di immagini. Per esempio penso alla luna gigantesca del poster di E.T. che abbiamo visto tutti da piccoli, e alla luna spettacolare di Van Gogh, così luminosa e piena di movimento. Penso alla luna rossa che ho avuto l'occasione di ammirare almeno un paio di volte qui a Losanna, talmente immensa e talmente bella che non ci sono delle parole con cui si può descriverla". [La testimonianza continua nel file audio]

[Rosa] “Penso che la luna sia la donna più misteriosa che esiste. Penso tutti ne siamo innamorati, e da bambina, e anche da grande da adulta e pure adesso da vecchia, prima di chiudere le finestre guardo sempre il cielo, lo guardo la sera e lo guardo alla mattina. MI ricordo quando eravamo bambini a casa mia, sei figli, dopo cena la sera stavamo fuori nel giardino enorme che avevamo, e con le luci spente c'erano solamente la luna e le lucciole che illuminavano tutto”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Gabriella] “Cara luna, per me è sempre bello vederti nel tuo pieno splendore però, c'è un però che mi segue sempre. Uno o due giorni prima sono insofferente, notti insonni e altri piccoli disturbi al mio corpo segnalano il tuo arrivo. Mi dico fa niente cara luna, sono sempre felice di poterti vedere e ammirare, i piccoli disturbi come sono arrivati passeranno”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Mauro] “Il cielo s’inrosa, alla vista dell’ora poi piano s’indora mentre l’ultima luna, ad occidente, s’accovaccia dietro le cime. Piccole chiazze  dorate tingono la vetta di Rhon poi il Disgrazia poi le cime più basse e s’allargano, colando lungo i pendii nevosi: il colore par diluirsi di intensità ed il rosa fattosi oro, vira in un bianco sfolgorante. È un altro giorno”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Karin] La luna di Karin è una delle sua canzoni preferite; ascoltala mentre la canta nel file audio qui sotto.

[Giovy] “Allora, ho aspettato un po' di giorni perché come avrai visto ero in viaggio, e avevo di nuovo bisogno di vedere la luna in un cielo che non fosse quello di casa mia. Sinceramente ho aspettato per registrarti questo messaggio proprio per questo motivo. Quando sono arrivata a Manchester, la settimana scorsa, ho fatto una cosa che di solito faccio spesso: mi sono messa alla finestra dell'albergo dove alloggio di solito, che guarda Porteon Street, che è una strada che io amo molto in città, ecco son riuscita tra l'architettura della città a vedere la luna, un pezzettino di luna quella sera, e quella sera non mi è mai sembrata così luminosa”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Giovanni] “Luna. A me viene in mente luna piena, vittima di tanti stereotipi e pregiudizi, etichette. Si dice che quando c'è la luna piena si dorma male, in realtà io ho dormito delle notti bellissime quando c'era la luna piena, e ho dormito malissimo quando magari c'era la luna normale. Si vuole andare sulla luna, a fare cosa? Non siamo neanche capaci di mettere a posto il nostro pianeta, che cazzo vogliamo andare a fare sulla luna? Lasciamo in pace la luna con i nostri pregiudizi, appunto, e con la nostra prepotenza. Lasciamola lì dov’è”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Marilù] “Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma. Chissà se è la stessa o soltanto sua sorella? Ma son sempre quella, la luna protesta. Non son mica un berretto da notte sulla tua testa. Viaggiando quassù faccio lume a tutti quanti, dall'India al Perù, dal Tevere al Mar Morto, e i miei raggi viaggiano senza passaporto”. [Ascoltala raccontata dalla sua voce nel file audio]

[Licia] “Per me la luna danza. È un essere completo la luna, sa mostrare la parte luminosa e quella buia, e fa capire che la vita è fatta di luce e ombre. Se la paragono al sole illumina di più, e se la paragono alla persona o alle persone deve mettere in conto che ognuno mostra solo ciò che crede sia la parte migliore, ma se si sa guardare la parte buia si impara molto, molto di più. E poi è la luna per me che regola la vita: le nascite, le alte maree, la crescita; sono tutti cicli che si susseguono a un ritmo ben preciso”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Ben - traduzione in italiano] “Cos'è che ci intriga così tanto? Perché ci sentiamo come ci sentiamo quando guardiamo il cielo sotto la sua luce? È la sua travolgente bellezza che agita le farfalle dentro? Forse è la sua capacità di renderci consapevoli della nostra mortalità. Ha il potere di farci sentire così vivi, così vibranti eppure così fragili. Non solo stiamo insieme a fissarla, ma in realtà fluttuiamo insieme a guardarla. Siamo in questo insieme. Condividiamo una circostanza comune. Come sono banali tante cose quando ci fa aprire gli occhi. Lei... è la più grande storia d’amore”. [Ascolta la testimonianza in inglese nel file audio]

[Barbara] “Eccomi, eccomi a parlare della luna, che mi tocca in modo particolare, ero anche indecisa se inviare questo audio perché sono giorni faticosi con notizie pesanti, bombardamenti dei media continui con reazioni anche distorte come è stato fatto, almeno in questo stato italiano tantissimo in questi ultimi anni, con immagini non reali e quant'altro, quindi governare l'aspetto dell'emozione che è proprio legato alla luna in questo momento mi è molto difficile, ma soprattutto mi rendo conto che tutti quanti dovremmo osservare questa parte nostra più profonda, anche la nostra ombra appunto”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Michela] “Pensierino alla luna. Luna bianca, luna rossa, luna scura, luna gialla, ci sono tanti colori nella luna. Luna sempre misteriosa, sempre lassù che ti guarda, ti guarda e gira, ti guarda e gira attorno a te e ti segue tutte le notti. La luna è un mistero: mi piace”. [Ascoltala nel file audio]

[Manu] “Carissima luna che piacere parlare di te. Ti ho sempre adorata, adoro i tuoi colori con le sfumature così sottili di beige che hai; il grigio, il bianco. Avevo anche una gatta con i tuoi colori, l'avevo chiamata Luna. Il nostro rapporto non è sempre stato dei più semplici anzi: quando eri bella pienotta i miei amici mi avevano fatto notare che io ero un po' scombussolata. Due decenni fa circa un mio carissimo amico mi aveva fatto notare che proprio nel periodo della luna piena io ero un po' sballata diciamo”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Luca] “Qual è una delle più grandi fregature che può toccare a un essere animato e inanimato: la rima! Be' il campione è l'amore, amore che fa rima con cuore ma immediatamente dopo cosa viene? Luna fortuna! Pensa a essere sviliti da una rima: che destino crudele. Quando la pretesa magari è solo di essere un astro. Perché mai uno deve essere condannato a portare fortuna o sfortuna, che poi in realtà sono due facce della stessa medaglia. O peggio a dover attraversare i sogni di chi la guarda e si innamora - citazione”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Stefania] “Avrei voluto contribuire a questo nuovo progetto di Giada con una testimonianza personale, ma il mio papà è morto da qualche settimana e temo che si sia portato via per sbaglio anche le mie parole. Allora ricorrerò a Joseph Von Eichendorff che alla luna ha dedicato una delle liriche romantiche più iconiche e dinamiche: Mondnacht, Notte di luna. 
Es war, als hätt’ der Himmel
Die Erde still geküßt,
Daß sie im Blütenschimmer
Von ihm nun träumen müßt’".
[La testimonianza continua nel file audio]

[Miika] “Quando vedo la luna penso sempre al mio animale totem. Il mio animale totem è un falco e…”. [Scopri la risposta nel file audio]

[Erika] “Volevo condividere con te il pensiero, o comunque una delle immagini che associo alla luna, forse quella più forte, ed è quella del lupo. Io sono molto affascinata da questo animale in cui ritrovo anche tante parti di me perché è un animale estremamente sensibile, leale, intelligente, un animale che osserva, che sa cosa significa cooperare. Purtroppo la superstizione e l'ignoranza, e cioè il fatto di non sapere di non conoscere questo animale, lo hanno portato ad essere sempre un animale dannato; l'immagine del lupo è sempre stata negativa”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Monica] “Che dire: io sono nata nel 1969, ed è anche l'anno che sono saliti gli astronauti sulla luna, allora io ho un grande legame con la luna. Quando mi mancano i miei cari guardo il cielo e la luna mi è sempre vicina. Mi piace andare in montagna, camminare, guardare le stelle e la luna nel cielo la sera, è qualcosa di speciale la luna. È come una guida per me. Poi è un po' legata ai cicli, anche a noi donne che abbiamo i nostri cicli, poi anche i contadini che seminano, si guarda un po' se la luna è calante, crescente, anche per tagliare i capelli”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Riccardo] “La mia luna. Ognuno di noi ha la propria luna, il proprio pianeta dove attinge le proprie forze, dove chi lo sa, nascono i propri pensieri, i propri desideri, dove ci sono tante cose nascoste di noi. La mia luna cosa posso dire: la mia luna non è mai molto chiara, non è mai molto luminosa. Devo dire che per far brillare questa luce veramente devo fare degli sforzi enormi come se niente mi fosse regalato così. Ma questo è anche un modo per trovare sempre nuove energie, per trovare nuovi stimoli e per darsi da fare”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Elisabetta] “La luna. La luna mi rappresenta molto nelle sue fasi. È il mio pianeta. Mi ricorda tutto il mio percorso, il percorso della mia vita. Mi affascina la sua solitudine immersa nel buio e allo stesso tempo la luce che emana, che non ti lascia mai sola in realtà. E il ricordo più bello che ho della luna è la luna che si specchia nel mare. Io sono cresciuta in un posto di mare e quindi rivedo me stessa da bambina sulla spiaggia, a guardare la luna che in un certo senso abbracciava il mare, abbracciava tutto ciò che era intorno a lei, compresa me”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Fabiola] “La luna. Da dove cominciare. Allora: io ho dei bei ricordi della luna, mi ricordo soprattutto nei viaggi. Quando sono stata in Thailandia mi ricordo che vedevo il sorriso e dicevo guarda lì, la luna in Thailandia sorride, non è come qui che diciamo devi girare tu la testa per vedere il sorriso, lì è la luna che si è girata per farti vedere il sorriso. Ma l'esperienza credo più forte che mi ha fatto vivere è stata alle Hawaii quando sono andata qualche anno fa. Essendo che ho fatto un mese praticamente ho potuto vedere le varie fasi della luna, sia dalla sua maestosità più grande che illuminava dappertutto come se fosse quasi giorni, a il buio più totale". [La testimonianza continua nel file audio]

[Alberto] “Luna. Allora questo nostro satellite così affascinante è misteriosa. L'uomo della luna, dark side of the moon, quello che non vediamo. Io come ti ho scritto, da montanaro certe volte la guardo per sapere come sarà il tempo. Quando la luna è rossa mi aspetterò il vento, quando c'è l'alone potrebbe arrivare la pioggia. Però ci tenevo anche a segnalarti questa canzone giapponese tradizionale, è del 1900 quindi, diritti d'autore boh sì forse, che si chiama Kojo no Tsuki, quindi la luna sulle rovine del castello”.[La testimonianza continua nel file audio]

[Laura] “Luna: bellissimo titolo per un nuovo capitolo, un nuovo dipinto. Come ho letto il titolo mi è venuto in mente che tanto tempo fa la mia mamma mi ha detto sai io volevo chiamarti Sharon che significa figlia della luna e io ohhhh che bello, poi però chiaramente con l'avvento di Google e tutti i traduttori eccetera eccetera ho scoperto che in realtà Sharon vuol dire palude. Con la luna non ha nulla a che fare, anche se devo ammettere che a Santa Margherita qui a Stabio c'è un bellissimo stagno dove di notte mi piaceva andare a vedere soprattutto d'estate le lucciole e la luna riflessa nell’acqua”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Edy] “Gettando arance da un balcone, così non va. Tiro due calci ad un pallone, e poi chissà. Non sono ancora diventato matto, qualcosa farò ma adesso no, luna. Ti penso, ti guardo, ti guardo, ti penso, mi illumino d'immenso. È così che riassumo la mia storia, guardando l'infinito e osservando nel buio più totale la luce. Quella luce che sa indicarti la via. Quella luce che emana calore. Quella luce che non può essere che te. Difficile parlarne, forse troppo personale, forse troppo dentro di me”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Anna] “Quando tu hai parlato della luna la prima volta non eravamo ancora in questa situazione drammatica, in questa situazione anche tragica per tante persone, per gli ucraini sicuramente. Ecco allora avevo in mente un discorso più lungo e anche più vivace sulla luna come appunto fonte di ispirazione per poeti, musicisti, filosofi, artisti, fisici, astronomi, astrologi ecco, ora invece ci sono soltanto due cose che mi sento di dire sulla luna, a proposito della luna. E la prima è che i politici, i politici di tutto il mondo, certi politici in tutto il mondo e anche certi sedicenti leader, dovrebbero mandare sulla luna un loro fidato Astolfo che gli riportasse indietro il senno che hanno perduto”. [La testimonianza continua nel file audio]

[Rossella] “Luna compagna di notti senza sonno. Luna che riesci a colmare i miei sogni vuoti. Sei questo e sei luce nei pensieri che affollano la mia mente. Sei, insieme alle stelle, una via da percorrere. Sei il rifugio dalle angosce che percorrono il mio essere inquieto. Sei la casa dell'amore lontano. Luna sei piena di vita e sempre in movimento: regalami quel sogno”. [Ascolta la sua voce nel file audio]

[Roberto] “Sotto una pioggia di larice stellato e dorato sono andato sulla luna, alla quale ho chiesto una magia: di unire per sempre le due voci tra il mare e la montagna, che sono incredibilmente vicine e hanno una forza unica. Il mare parla e la montagna sussurra, come diceva un vecchio pescatore della penisola sorrentina”. [Ascolta la sua voce nel file audio]

[Cristina] “La luna per me è un appuntamento al quale non so resistere. È un saluto obbligato. Un sorriso. Un respiro. Un wow tutto tondo; soffuso; delicato; come la notte, e magico come il giorno. Già, perché forse se ci penso bene il momento che prediligo per osservarla è quando si affianca al sole, mentre sta su nel cielo prima del tramonto o dopo l'alba, quando se ne sta lì come un'attrice al centro del suo palco, nonostante non sia più la sua scena. Lei se ne resta lì ad osservare lo spettacolo tutto attorno. Lei fuori dai riflettori; acqua e sapone”. [[La testimonianza continua nel file audio]