Ascoltare, accogliere, vedere, plasmare e riconsegnare; questo è per me il processo creativo. È un percorso che applico alla pittura, scrittura, fotografia, grafica e a qualsiasi compito espressivo mi venga offerto o decida di affrontare. Che meraviglia quindi quando mi viene proposta una nuova opportunità per scoprire e di conseguenza scoprirmi, perché ogni volta si aggiunge un’esperienza in più alla propria cassetta degli attrezzi, utile per tutto ciò che verrà. 

Ricordo ancora il messaggio ricevuto da Patrick in febbraio: “Ciao Giada, ti comunico che ho finito di scrivere un secondo libro. Ho pensato a te per la copertina anche perché mi ricordo come mi avevi motivato la prima volta. Quindi mi sento in debito morale verso di te. E poi mi piace la tua stravaganza e può uscire qualche cosa di strano e interessante. Ci stai?”.

Ovviamente ho detto sì. E che meraviglia leggere non per evadere, imparare o confrontarsi ma per immortalare. Man mano che la storia si srotola i personaggi, la trama, i rapporti, le tensioni, i dialoghi e l’ambientazione emergono in un quadro che alla fine inevitabilmente svanirà ma è lì che inizia il lavoro; è dal disegno delle impronte lasciate al suolo che emergerà la copertina, come se il racconto fosse rimasto impresso in un riflesso divenendo poi bagliore.

Spero quindi di aver ben ascoltato, accolto, visto, plasmato e riconsegnato il thriller di Patrick Mancini, Fontana Edizioni, che trovate in questi giorni in vendita nelle librerie di tutto il Cantone Ticino oppure online cliccando qui.

Ed ora ciao “#promessisposi - stavolta tocca a te” ciao, che il successo ti accompagni e grazie ancora a Patrick per questa magnifica opportunità.   

La copertina:

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