#PROSERPINA

Proserpina accolse l’ombra di sé con cui si unì, conquistando la libertà dell’essere. Simbolo di coloro che sanno accettarsi nella totalità, condizione da cui può emergere (proserpere in latino) la reale essenza con cui fecondare il ventre della propria esistenza.

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Proserpina fu rapita da Plutone, dio del regno dei morti, di cui divenne la sposa. Figlia di Zeus e Cerere, dea delle messi, la madre per il gran dolore smise di adempiere ai suoi compiti provocando carestia e siccità.

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Nel frattempo Proserpina ruppe il digiuno (condizione che le avrebbe permesso di tornare nel regno dei vivi) mangiando dei chicchi di melograno, azione che la legò per sempre all’oltretomba.

Zeus, per rimediare a quanto stava accadendo sulla terra, scese negli inferi e si accordò con Plutone: per sei mesi Proserpina avrebbe potuto stare con la madre, periodo in cui nacquero la primavera e l’estate, mentre per i restanti sei sarebbe dovuta tornare dal marito, provocando l’autunno e l’inverno.

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Al mito di Proserpina, dea degli inferi, si attribuisce l’origine delle stagioni, è considerata una divinità materna della terra, della fertilità e del sesso, oltre che protettrice dei raccolti; è considerata una dea libera.

L’opera #PROSERPINA, acrilico su tela dim. cm 100x100 cm è disponibile alla vendita. Prezzo su richiesta.


#PROSERPINA PRINT FINE ART

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#PROSERPINA è riprodotta in stampe Fine Art di due formati in serie di 50 esemplari ciascuno, ognuno firmato e numerato dall’artista con timbro a secco in rilievo, fornito con il relativo certificato d’autenticità.

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Riproduzione creata dalla stamperia Emmanuel Urban sita in Castel San Pietro, Svizzera.

Stampa su carta Hahnemühle Bright White 300 gr, prodotta utilizzando pigmenti Ultra Chrome K3 inks di Epson. Disponibile in due formati.

Germogli di condivisione: Il 10% del ricavato della vendita delle stampe verrà devoluto a una realtà attiva sul territorio nella prevenzione o protezione della violenza sulle donne.