#TERRA: Quando un dipinto, inaspettatamente, decide di voler nascere

[Istanti d’arte] Oggi pomeriggio, inaspettatamente, son tornata a dipingere il trittico dedicato all’#evoluzioneterrestre, al mutamento continuo che porta alla piena manifestazione di sé. Non era mia intenzione e non l’avevo programmato; credevo persino quasi di non riuscire a farlo più.

Poi non so. Ero di fuori ad accarezzare Artù, mi sono alzata e ho iniziato a fare spazio in atelier (dopo quasi un anno sai il casino). Poi, sempre inaspettatamente, ho tagliato e appeso la tela, riacceso il cellulare del progetto e recuperato le testimonianze di #TERRA raccolte lo scorso ottobre. Che sapevo era che avrei iniziato da Ben, la voce con cui ho concluso #SOLE.

Poi ho fatto la doccia e lavato i denti, mi sono cosparsa di crema idratante e indossato abiti puliti. È il mio rituale, lo faccio sempre prima di iniziare un nuovo dipinto. È una forma di rispetto nei confronti di ciò che sta per accadere e a cui mi è dato di poter partecipare.

Poi ho riempito le bacinelle d’acqua per i pennelli, posizionato il materiale sul tavolo e, dopo qualche sospiro profondo, ho schiacciato play. Le parole di Ben hanno iniziato ad aleggiare per l’atelier. Nella mente il vuoto e poi, da lì, son tornati ad apparire gesti e colori.

E niente; con questo volevo solo dire che oggi, inaspettatamente, il dipinto #TERRA ha iniziato a sorgere dalle vostre testimonianze. E poi che fuori, ora, c’è un temporale e sai che luce. E che profumo. E che pace….