Naturogrammi di realtà: tocco di luce

A volte accade che una tristezza profonda, probabilmente antica, riaffiori. Come oggi. E così mi son posta davanti alla finestra e, guardando il mondo, ho chiesto “ok raccontami, ti ascolto”.

Fuori il cielo era ricoperto da nuvole scure, in bilico fra un temporale e l’altro. Ogni tanto qua e là si apriva un varco; a volte minuscolo, a volte grande come un pugno. Il sole vi filtrava e, grazie al vento in altura, si spostava lentamente fra boschi e pendii, come guidato da un pensiero silenzioso, quasi distratto.

Osservare senza aspettarmi nulla, in quell’attenzione pura tanto cara a Hesse, mi ha portato consiglio. Mi ha suggerito una forma, o un modo, o un’attitudine, di come riuscire a creare un varco nei miei di pensieri, anche nei giorni più pesanti.

Messaggio del naturogramma colto oggi: “tocco di luce”

È una luce che non vuole illuminare, ma toccare.

Si posa come una carezza lenta sulle cose. Le sfiora senza reclamarle, permettendo loro di restare in ombra anche quando la luce le rivela.

È una luce matura. Sembra sempre quella prima del tramonto anche al mattino. È una luce presente, saggia, capace di scivolare sulle superfici e arrivare al cuore senza ferire. È una luce vissuta, che sa come fare perché ha attraversato il presente plasmandolo. È la sua sintesi. È l’eredità lasciata prima di sparire per sempre nella notte.

È una luce che accarezza la tristezza non per consolarla, ma per permetterle di essere ciò che racchiude, liberandola col tocco sospeso del rispetto e dell’ascolto gentile.

Il tocco di luce mi ha ricordato che non tutto ciò che illumina deve invadere. Esiste una presenza che sfiora senza prendere, che accarezza senza cancellare l’ombra.

È la stessa attitudine che possiamo offrire a noi stessi e agli altri nella tristezza: non forzare, non spiegare. Solo stare, lasciando che ciò che c’è possa respirare.

Così funziona la nominazione del reale: trasformare un incontro in parola-immagine non per chiuderlo, ma per lasciarlo fiorire nel tempo, in noi e in chi lo incontrerà.

Lieti momenti
Giada