Achille Castiglioni visionario al Max Museo di Chiasso

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Tutti dovrebbero andare a vedere l'esposizione di Achille Castiglioni al Max Museo di Chiasso, non solo gli interessati di grafica, design, o forme d’arte in genere ma chiunque: dalla casalinga al panettiere, dallo studente di economia al pilota di aeroplani, perché di Castiglioni colpisce e scaturisce soprattutto il pensiero, oggi più che mai necessario.

Il suo è un modo di osservare e di agire di cui dovremmo riappropriarci, perché se è vero che la parola visionario proietta altrove nell’esposizione il suo spirito ci riporta qui, al presente, a noi stessi e a un noi stessi nei confronti degli altri. Il suo osservare non era solo un cogliere ma un integrare; il suo considerare non era solo un accompagnare ma un rispettare; il suo progettare non era solo un creare ma un servire; il suo inventare non era solo uno scoprire ma un sottolineare e il suo cercare non era solo un indagare ma un intravedere, il tutto ponendo al centro l'essere umano. Per lui le persone erano parte integrante di un progetto: la base da cui partire, da cui farsi ispirare, con cui interagire e attorno cui costruire un dialogo fatto di spazi e gesti.

Nei filmati, citazioni e schizzi esposti si possono prendere appunti su quello che potremmo considerare un buon agire applicabile in ogni campo. Infatti credo che sia sempre utile ogni tanto dare una ripassata a cosa sia davvero un lavoro di gruppo, l’importanza delle relazioni, l’ascolto, la partecipazione, l’effettiva integrazione e assoluta importanza dell’usufruitore finale, la corrispondenza fra modi di essere e ideare, la condivisione intesa come accettazione e sostegno di intuizioni avute da chiunque, porre al centro l'obiettivo e non se stessi, rifare, rivedere, cancellare, sbagliare, scusarsi, accogliere, dare, dare e ancora dare, senza dimenticare di divertirsi, ridere e giocare.

Insomma, Achille Castiglioni Maestro lo è stato in vita e lo è tuttora, e la sua straordinaria grandezza scaturisce anche dall’attitudine da eterno studente che ha saputo mantenere nei confronti del mondo. C'è da dire che quest'anno avrebbe compiuto cent'anni ma mi sa che, grazie al suo osservare, la possibilità di ricevere un immenso dono sarà ancora una volta nostra: non ci resta quindi che coglierla, e applicarla. 

“Non esistono regole,
ma un metodo di scelte successive,
caso per caso,
risposte ai perché e
modifiche fino all’ultimo”

Ma non è finita qui: durante la mostra vedrete diverse immagini e filmati del suo studio a Milano, oggi diventato Fondazione Achille Castiglioni, visitabile su appuntamento. Se vi capita andate, perché Giovanna, figlia di Achille, saprà trasformare la visita in un’esperienza indimenticabile; io ancora oggi quando ci penso sorrido, e son di quei sorrisi belli, a cui segue sempre la voglia di ringraziare l’opportunità che l’ha fatto nascere. Quindi: :-).