I luoghi in cui leggere Chiodi di Agota Kristof

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Non so se sia giusto leggere Chiodi di Agota Kristof dal parrucchiere, al bar e in un centro commerciale, ma stavolta è andata così: è accaduto, come cadono i suoi versi prima di ritrovarteli fisicamente accanto, sorti dall’interpretare. Già, perché le parole di Agota prendono forma attorno a te, ovunque tu sia.

Sono volumi reali che divengono luoghi prima di sciogliersi in aghi, in aghi che appuntano paesaggi su panorami immobili di cui se ne cogliere l’essenza come una folata di vento fa con un nugolo di foglie secche. E così fra molteplici chiacchiere di persone intente a raccontare altro ci si può ritrovare a sferzare stanze, accarezzare deserti, spazzare riflessi e attraversare marciapiedi, per morire infine fra corpi e addii.

Forse non esiste un luogo idoneo dove leggere Agota Kristof in quanto lo è lei stessa, quel luogo; un territorio che dell’attraversare ne sente l’incertezza e le possibilità, che dello scoprire ne morde gli odori e ne spoglia la passione, che dell’abbandonare ne possiede la sofferenza e la libertà ma che, soprattutto, del vivere trasuda quell’intensità che nulla esclude e che tutto riconosce. 

Chiodi, poesie di Agota Kristof, edizioni Casagrande, ISBN 978-88-77-13-791-3