Passeggiando per Wopart

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Di quelle passeggiate che hai voglia di goderti tranquillamente, a passo lento, girando il volto di qua e di là; osservando, godendo. È questo il ritmo tenuto visitando WopArt, la fiera del disegno delle opere su carta e fotografia che si tiene a Lugano e chiuderà i battenti questa sera. Ripercorrendo con il pensiero quei corridoi mi vien da dire che:

  • La tensione del centro
  • Il centro tende e intende
  • I passepartout sono numeri primi, divisibili sono per se stessi
  • Gli uccelli in volo seguono rotte calligrafiche
  • La bellezza di pronunciare sottovoce Bleistift auf Papier
  • La complessa armonia del caos rilassa
  • Il potere del bianco
  • Il potere del nero
  • Il potere del rosso, del blu, del tratto, della macchia, della crosta, del pieno e del vuoto, del dettaglio e dell’insieme
  • La difficoltà dell’attenzione
  • Della foto, del disegno e dello schizzo
  • L’ombra della parola sta nella sua censura
  • Sul libro, sulla pagina, e sull’insieme di pagine che non fanno un libro
  • L’integrità del taglio
  • L’estrapolazione dal contesto ne crea un altro
  • Il fascino del piè di pagina fotografico
  • L’oro
  • Le trasparenze
  • L’odore dei bordi
  • La voglia di seguirli con il dito, i bordi
  • Di strappi e di pieghe
  • Le righine della carta da pacco
  • Sovrapporre avvicina
  • Del gesto, del corpo, e della sua assenza
  • Il senso a volte ne modifica il principio