Danzare con la realtà grazie a un diario

ArticoloBernina.jpg

La formula del diario per afferrare l’incontro fra la propria natura e la realtà, in un dialogo fatto di meraviglia e stupore da approfondire nel tempo, per tutta la vita. È su questo pensiero che Giada Bianchi, artista e collaboratrice esterna de Il Bernina, ha ideato il workshop “e-missione diario”, in partenza a marzo nel suo atelier. L’abbiamo incontrata per scoprirne di più. 

Hanno tutti una storia da raccontare? “Certo! Viviamo di continue esperienze, che per me sono un po’ come delle bolle di sapone che escono dall’individuo per andare librarsi nel vento. Pensiamo a quante di queste piccole bolle fatte di attimi, parole, gesti, immagini ed emozioni produciamo anche in un solo giorno durante lo svolgersi della nostra quotidianità. Ad esempio ognuna di queste potrebbe diventare una tavola del diario: un disegno, uno scritto, un’immagine o anche solo un colore, a dipendenza di ciò che la persona deciderà sul momento e secondo il suo sentire”.

In che modo si può entrare in relazione con la quotidianità? “La quotidianità è una realtà che purtroppo subisce spesso gli effetti della routine, dove i gesti sono sbrigativi e finalizzati soprattutto alla mera utilità. Mentre la quotidianità, proprio perché ripetitiva, offre la straordinaria possibilità di realizzarsi nel rituale, nell’attenzione, nel dettaglio, nell’estetica e nell’immaginazione. Inoltre la sua (ipotetica) fissità rappresenta una sorta di schema da cui è più semplice cogliere l’insolito e il cambiamento ma, soprattutto, è la compagna di gioco ideale per la fantasia, e sperimentarsi in questo contesto in continuo fermento permette di arricchire qualsiasi visione, anche quella che si ha di sé”.

Ci sarà differenza con ciò che si racconta di sé sui social network? “Diciamo che online si tende ad esprimere soprattutto un ruolo, mentre il diario è uno spazio riparato che si sottrae al mondo esterno benché intrinsecamente collegato ad esso. La mancanza di un pubblico, sommato alla possibilità di esprimersi senza dover comunicare o trasmettere alcunché, permette una manifestazione più spontanea, la quale sarà dettata dalla propria necessità o piacere e non da un ipotetico senso, sguardo o giudizio altrui". 

Occorre avere qualche dote di disegno o scrittura particolare? “No. Nella composizione del diario è importante l’atto, l’abbandono alla scoperta, non il risultato finale. È per questo che reputo molto importante l’assenza di spettatori: l’espressione protetta dalla necessità di comunicare qualche cosa ad altri si può sviluppare in modo naturale, permettendo alle storie di imporsi da sé. Inoltre lo stimolo, manifestandosi nell’azione espressiva, sarà già da solo la miccia in grado di accendere le proprie capacità naturali: tutti sanno disegnare, pitturare o scrivere, il blocco o il dubbio subentrano quando vengono applicati il confronto o il giudizio, che dal mio atelier saranno banditi”.

Come è nata l’idea di offrire questo corso? “In “e-missione diario” risiede quanto appreso in tutti questi anni di ricerca personale e artistica. I miei dipinti rappresentano delle narrazioni sia private che collettive, e per arrivare ai lavori di oggi mi sono dovuta immergere nell’ascolto e nell’osservazione sondando e provocando la trasformazione. È stato un continuo passare dal mondo interiore a quello esteriore da cui poi ne è nato un ulteriore. È un movimento, un respiro nella danza, un passo a due capace di rendere più vivo ed eccitante l’esserci, ed è questo che voglio cercare di trasmettere nel mio corso”.

Come e dove si svolgeranno gli incontri? “Sono appuntamenti settimanali di un’ora e mezza in cui si potranno elaborare fatti, eventi, pensieri, emozioni o ciò che si riterrà di dover immortalare utilizzando diverse tecniche espressive quali la pittura, la scrittura, il disegno, la fotografia e molto altro. È pensato per adulti e per ragazzi e ragazze che più che imparare una tecnica desiderino scoprire come utilizzarla per rappresentarsi in un determinato ambito o momento. I corsi inizieranno il 18 marzo e si terranno nel mio atelier di St. Moritz. Ulteriori informazioni al link: https://www.giada.ch/emissione-diario". 

Intervista rilasciata per il portale Il Bernina, il 1° marzo 2020