Sogliare il reale - percorso individuale

Ci sono momenti in cui qualcosa ci chiama a fermarci, a guardare, ad ascoltare. Non per spiegare, ma per entrare nel reale con più presenza. A volte questo accade quando tutto sembra muoversi troppo in fretta. Altre volte è un segno sottile: una parola che non si riesce più a dire, un albero davanti a cui ci si ferma, un desiderio di guardare diversamente, da dentro.

Sogliare il reale è il nome che do a queste possibilità. Non è un metodo né un percorso prestabilito: è un incontro che prende la forma che serve, di volta in volta. Può essere una camminata silenziosa nel bosco, un tempo d’atelier con una tazza calda e molte pagine vuote, o una conversazione in ascolto. Può durare un’ora, una mattina, un giorno, o un tempo più lungo da decidere insieme.

In cosa consiste

Il percorso si fonda sull’arte del sogliare, una pratica di attenzione e dialogo con il reale. Aiuta a riconoscere ciò che accade, a dargli forma, a lasciarsi trasformare dal contatto con ciò che risponde.

Durante l’incontro possiamo:

  • raccogliere istanti, come piccoli semi che il mondo ci affida;

  • descrivere la realtà fino a lasciarla parlare da sola;

  • nominare ciò che tocca, trasformando un incontro in parola o immagine;

  • scrivere, creare, disegnare, o semplicemente restare in ascolto.

A volte da un gesto nasce una parola nuova. A volte da una parola nuova nasce un modo diverso di abitare il mondo. Altre volte non nasce nulla — ma qualcosa, silenziosamente, si ricompone.

Alcune forme possibili:

  • una passeggiata nella natura, per raccogliere istanti e segnali del reale;

  • la creazione del proprio naturogramma, piccolo ritratto poetico nato dal dialogo con il paesaggio;

  • l’inizio di un Libro del Reale, fatto di frammenti, memorie e parole-mondo;

  • la ricerca di una parola personale, da risignificare come soglia e possibilità.

Ogni incontro è unico, costruito insieme in base al tempo, al luogo e alla persona. Può avvenire in Engadina, tra montagne e silenzi, nel mio atelier o, se lo desideri, con soggiorno a Chesa Altrova – la Dimora degli Istanti. Oppure in Ticino, in Mesolcina, o dove sarà possibile.

Tu porti il tuo tempo, io porto il mio sguardo. E poi si osserveremo insieme cosa può nascere da questo incontro.

Spirito e contributo

Ogni percorso nasce dal desiderio, non dalla prestazione. Non è una terapia, ma uno spazio di possibilità; non una tecnica, ma un incontro reale. Non è necessario sapere cosa cerchi: basta sentire che qualcosa ti chiama.

Il contributo viene concordato insieme, con rispetto reciproco e flessibilità, in base alla forma che prenderà il percorso e alle possibilità del momento. L’importante è che ciò che nasce resti vivo, accessibile e in equilibrio per entrambi.


In breve

Dove: in Engadina (con o senza soggiorno a Chesa Altrova), in Ticino o in Mesolcina
Quando: su appuntamento, secondo le possibilità di entrambi
Durata: da un incontro singolo a un percorso più articolato
Modalità: nella natura o in atelier, in presenza o anche in forma ibrida (online e presenza)
Per chi: per chi sente il desiderio di ascoltarsi e nominare ciò che vive

Se vuoi parlarne, scrivimi. Raccontami una frase, un’immagine, un’intuizione. Forse da lì inizierà il nostro varco.

se ti risuona, scrivimi