Novembre in Engadina, per il tuo Scrigno del Reale
Tre giorni di cammino, ascolto e creazione per abitare la soglia tra sé e il mondo
Risonanze Alpine
Tre giornate per immergersi nel paesaggio dell’Engadina e per aprire una relazione viva con ciò che ci circonda. Un percorso che non offre un programma rigido, ma possibilità. Ogni attività sarà un invito a entrare in risonanza con il mondo e a restituirgli qualcosa, riconoscendolo come interlocutore e non come sfondo.
Tutte le pratiche proposte desiderano essere un suggerimento, un modo per costruire un legame tra il mondo interiore e l’esterno, tra ciò che ci attraversa e ciò che ci chiama. Questo legame prenderà forma in uno Scrigno del Reale: una piccola scatola in legno che ogni partecipante riceverà e potrà riempire giorno dopo giorno con schede poetiche, frammenti, immagini, parole-mondo, naturogrammi, segni, intuizioni e silenzi.
Perché novembre
Novembre è una soglia sottile. Un mese in cui ogni cosa si spoglia del superfluo e si prepara a custodire. Si cammina tra l’eco dell’estate e il preludio dell’inverno, e ogni elemento si fa messaggero: una foglia che cade, una brina leggera, un silenzio che parla, la nebbia che passa. Qui non si cerca: si accoglie. Per questo ho scelto novembre per camminare lentamente nella natura, lasciare che il paesaggio ci possa toccare, raccogliendo ciò che vibra per trasformarlo in gesto, parola e presenza.
Date disponibili – Novembre 2025
13–15 novembre
20–22 novembre
27-30 novembre
📍Arrivo il mercoledì sera | Domenica libera per rientrare o restare in ascolto
👥 Da 1 a 6 partecipanti
🌬️ Esperienza adatta anche a chi viene da solo e desidera un tempo per sé
Struttura delle giornate
Mattino – Le passeggiate di raccolta
Camminate facili, lente, tra boschi, laghi e cielo. Ogni mattina sarà un tempo per l’incontro con l’attorno attraverso pratiche diverse: ascolto, sguardo attivo, nominazione, atto del sogliare. Si raccoglieranno istanti, percezioni, parole, visioni. La natura sarà trattata come una presenza viva, una compagna di dialogo. Ogni camminata sarà un invito a lasciarsi toccare.
Pomeriggio – Atelier creativo
Dopo un pranzo condiviso, rimarremo in atelier (guarda il video dell’atelier) dove ognuno potrà trasformare quanto colto durante la mattina. Non ci saranno obblighi, solo possibilità. L’atelier sarà uno spazio libero e accogliente, dove chiunque potrà:
Scrivere e nominare ciò che si è vissuto
Creare un naturogramma (un piccolo ritratto poetico di un istante naturale)
Comporre schede per il proprio Scrigno del Reale
Rielaborare parole, immagini, silenzi
Oppure semplicemente: leggere, osservare la luce che cambia, stare in presenza, uscire in autonomia a camminare, fotografare, respirare.
Ore 17: conclusione delle attività. La serata è libera.
Materiali inclusi e necessari
Tutti i materiali base saranno forniti e sono compresi nella proposta:
– Taccuino degli istanti
– Scrigno del Reale
– Matite, forbici, colla, carta, pennelli, pennini, colori acrilici, matite colorate
Per forme di espressione più personali o specifiche ogni partecipante è invitato a portare il proprio materiale.
Scrigno del Reale
A ogni partecipante verrà consegnata una piccola scatola di legno. Non sarà un diario, né un libro da scrivere, ma un contenitore di risonanze. Giorno dopo giorno potrà essere riempita con ciò che ciascuno sentirà di voler custodire: una parola, una traccia, un’immagine, un gesto. Lo scrigno sarà uno spazio vivo in cui conservare il proprio legame con il reale.
Due modi di abitare l’esperienza
1. Solo attività
✔ Partecipazione alle tre giornate (giovedì–sabato)
✔ Pranzo condiviso incluso
✔ Scatola del Reale personale inclusa
2. Attività + soggiorno a Chesa Altrova
✔ Tutto quanto incluso sopra
➕ Pernottamento da mercoledì a domenica a Chesa Altrova – La dimora degli istanti
➕ Possibilità di vivere l’intera esperienza in uno spazio che accoglie e restituisce
A chi si rivolge
A chi desidera un tempo per stare con sé stesso
A chi sente che il paesaggio ha qualcosa da dire
A chi ama camminare con attenzione, scrivere, osservare
A chi non cerca una spiegazione, ma un incontro
Non è necessario saper disegnare, scrivere o essere creativi. Questo non è un laboratorio artistico, ma un percorso di risonanza. Le forme che nasceranno – parole, segni, silenzi, frammenti – saranno solo tracce del legame che si costruisce tra sé e l’attorno.
Anche le passeggiate saranno semplici e accessibili a tutti, senza dislivelli impegnativi né vette da raggiungere. Non cammineremo per conquistare una meta, ma per incontrare il reale. Ogni passo sarà un invito ad ascoltare, osservare, lasciarsi toccare. Non si salirà, ma si entrerà.
Costi
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✔ Partecipazione alle tre giornate (giovedì–sabato)
✔ Pranzo condiviso ogni giorno
✔ Scrigno del Reale in legno
✔ Materiali base per la creazione (scrittura, collage, naturogrammi, parola)
✔ Accesso all’atelier come spazio libero di trasformazione e presenzaLa quota comprende tutto ciò che serve per vivere pienamente il percorso. Se desideri utilizzare materiali creativi particolari (strumenti, tecniche personali), ti invito a portarli con te.
Costo per persona CHF 390
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✔ Tutto quanto sopra
➕ Quattro notti a Chesa Altrova – La dimora degli istanti (mercoledì–domenica)
➕ Pulizia finale e tasse di soggiorno incluse
➕ Esperienza immersiva in un luogo che accoglie e restituisce (la casa è ideale per 2 persone, massimo 4. Dispone di una camera matrimoniale e di un divano letto in soggiorno a una piazza e mezza 140x200. Tutte le info su Chesa Altrova si trovano qui )CHF 1’080 per la Casa + 390 per persona che partecipa alle attività
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Il contributo che chiedo è pensato per rendere questa esperienza accessibile, sostenibile e generativa per entrambi. Se sei in una situazione particolare e senti che questo percorso ti chiama, scrivimi: troveremo insieme una forma possibile.
Iscrizioni e contatti
Per partecipare, scrivimi. Indicami la data scelta e se desideri pernottare a Chesa Altrova. I posti sono limitati (max. 6 partecipanti per gruppo).
Il mio lavoro: nominare il reale, entrare in risonanza
Il mio lavoro nasce dal desiderio di costruire legami. Non legami da possedere, ma relazioni che permettano al mondo di parlarci – e a noi di rispondere. Credo che ogni istante, se ascoltato, possa diventare una soglia. Ogni parola può aprire un varco. Ogni gesto, se compiuto con attenzione, può essere un atto di restituzione.
Per questo il mio lavoro si nutre di pratiche che non cercano di spiegare, ma di risuonare.
Raccogliere istanti, nominare ciò che tocca, camminare senza fretta, creare piccoli gesti simbolici: sono tutte forme di ascolto attivo. Sono modi per dire al mondo: ti ho visto, ti ho sentito, ti restituisco la voce.
Attraverso l’arte della nominazione, i naturogrammi, il Vocabolario Collettivo della Realtà, il Libro del Reale e le passeggiate partecipative, cerco di aprire spazi in cui la realtà possa farsi sentire e trasformare chi la incontra.
Non offro risposte, ma condizioni di possibilità. Non accompagno verso un obiettivo, ma verso un dialogo maggiore con l’attorno. La mia è un’arte del legame, dell’attenzione, della risonanza.
In questo percorso, il mondo non è più sfondo. Diventa interlocutore. E la persona che partecipa non è spettatore ma presenza viva, capace di accogliere e restituire.